la nuova religione
La nuova religione ecologista
Si distrugge ciò che si rimpiazza. I nemici della Chiesa cattolica lo
sanno bene, essi cercano di distruggere la religione fondata da Nostro
Signore Gesù Cristo. Perché la loro azione sia efficace, essi sanno che
bisogna sostituire il cattolicesimo con un’altra religione. Questa
religione è l’ecologia.
È tanto necessario che nessuno possa
vivere senza religione, quanto è necessario che nessuno possa vivere
senza divinità. Chi rifiuta Gesù Cristo sente che gli manca qualcosa,
che c’è un vuoto nella sua anima. Bisogna dunque cercare di colmare
questo vuoto con una nuova religione e una nuova divinità. Questa nuova
religione è l’ecologia. Questa nuova divinità è la dea natura.
Una nuova religioneQuesta religione ha i suoi dogmi, la sua morale, i suoi profeti, la sua liturgia.
Se non aderite al credo ambientale, siete
eretici. Se non siete convinti che l’attività umana provoca il
riscaldamento climatico, non avete la fede.
Questa religione è diffusa da dei
missionari e dei profeti. Certi hanno solo 16 anni e si credono
investiti da una missione divina verso tutti i capi di Stato. Essi hanno
ricevuto una presunta rivelazione che devono annunciare a tutta la
terra, come la buona novella del Vangelo. Essi cercano di trasformare le
coscienze e di convertire l’universo intero.
Un nuovo decalogoQuesta religione ha il suo decalogo, analogo a quello che Dio diede a Mosè sul monte Sinai.
Non più «Adorerai Dio solo e l’amerai più di tutto», ma «Non sprecherai l’acqua, né il cibo, né l’elettricità».
Non più «Non pronuncerai il nome di Dio invano», ma «Mangerai solo bio e non utilizzerai i prodotti chimici».
Non più «Onorerai tuo padre e tua madre», ma «Svilupperai le energie rinnovabili».
Non più «Non ucciderai», ma «Proteggerai le specie animali in via di estinzione».
Non più «Non commetterai atti impuri», ma «Non deforesterai il pianeta, specialmente l’Amazzonia».
Non più «Non ruberai», ma «Non getterai niente per terra».
Non più « Non mentirai», ma «Ridurrai il consumo energetico nelle fabbriche e l’agricoltura intensiva».
Non più «Non avrai desideri imputi volontari», ma «Riciclerai i tuoi rifiuti».
Non più «Non desidererai ingiustamente la roba degli altri», ma «Interromperai l’uso dei combustibili fossili e dei trasporti inquinanti».
Non più «Non pronuncerai il nome di Dio invano», ma «Mangerai solo bio e non utilizzerai i prodotti chimici».
Non più «Onorerai tuo padre e tua madre», ma «Svilupperai le energie rinnovabili».
Non più «Non ucciderai», ma «Proteggerai le specie animali in via di estinzione».
Non più «Non commetterai atti impuri», ma «Non deforesterai il pianeta, specialmente l’Amazzonia».
Non più «Non ruberai», ma «Non getterai niente per terra».
Non più « Non mentirai», ma «Ridurrai il consumo energetico nelle fabbriche e l’agricoltura intensiva».
Non più «Non avrai desideri imputi volontari», ma «Riciclerai i tuoi rifiuti».
Non più «Non desidererai ingiustamente la roba degli altri», ma «Interromperai l’uso dei combustibili fossili e dei trasporti inquinanti».
La liturgia di questa nuova religione è
molto meticolosa. Essa consiste in certi gesti sacri come per esempio la
raccolta differenziata.
Rifiutare questo rituale religioso significa commettere un peccato mortale, compiere un gesto sacrilego e blasfemo.
Una nuova morale … immoraleRifiutare questo rituale religioso significa commettere un peccato mortale, compiere un gesto sacrilego e blasfemo.
Si potrebbe far notare che questa nuova
morale, apparentemente non è contraria alla legge divina. Essa sembra
perfino ragionevole.
Vi è qualcosa di bello e di lodevole nel
voler proteggere e rispettare la creazione divina. È un atto di carità
contribuire a che il prossimo respiri aria pura, navighi su un oceano
limpido e passeggi su una montagna intatta.
Allora, dov’è il problema?
Allora, dov’è il problema?
L’immoralità della morale ecologista
consiste nel fatto che la protezione dell’ambiente è più importante del
rispetto della legge di Cristo. Così accade che diversi ecologisti si
battono con incredibile energia per la protezione delle specie animali
in via di estinzione, ma non trovano difficoltà ad uccidere degli esseri
umani nel seno della loro madre o degli anziani in fin di vita.
Essi lottano per il rispetto della natura, ma sono favorevoli alla PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) e alle unioni contro natura tra persone dello stesso sesso.
Essi sono contro i pesticidi e i prodotti chimici, ma a favore della pillola contraccettiva.
Essi contro contrarii alle famiglie numerose perché i bambini respirano e quindi emettono CO2 e perché i pannolini dei neonati inquinano.
Essi lottano per il rispetto della natura, ma sono favorevoli alla PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) e alle unioni contro natura tra persone dello stesso sesso.
Essi sono contro i pesticidi e i prodotti chimici, ma a favore della pillola contraccettiva.
Essi contro contrarii alle famiglie numerose perché i bambini respirano e quindi emettono CO2 e perché i pannolini dei neonati inquinano.
Il rispetto del pianeta diventa una tale ossessione che tutto il resto diventa trascurabile.
Si può violare la legge divina quanto si vuole, e a patto che tale azione non inquini, la cosa è permessa. Si può disobbedire alla legge naturale quanto si vuole, e a patto che tale azione sia ecologica la cosa è buona.
Complicità degli uomini di Chiesa.Si può violare la legge divina quanto si vuole, e a patto che tale azione non inquini, la cosa è permessa. Si può disobbedire alla legge naturale quanto si vuole, e a patto che tale azione sia ecologica la cosa è buona.
La cosa più triste è constatare che le
stesse autorità ecclesiastiche praticano questa nuova religione. Papa
Francesco non si è accontentato di dedicare all’ecologia un’intera
enciclica, Laudato si’; egli insiste frequentemente perché
tutti gli uomini rispettino l’ambiente. Egli ci invita ad una vera
conversione ecologia. Nel prossimo ottobre, il Sinodo dei vescovi
sull’Amazzonia affronterà in gran parte questo argomento, il che ci
porta a fare due considerazioni.
Innanzi tutto, veramente il compito degli
uomini di Chiesa è quello di insistere sul riciclaggio dei rifiuti o
sulle conseguenze della deforestazione? Il compito dei vescovi non è
invece quello di aiutare gli uomini a salvare la propria anima? A
praticare le virtù teologali e le virtù morali? A obbedire a Dio?
In secondo luogo, questo linguaggio degli
uomini di Chiesa rivela un problema di fondo. I modernisti non si
preoccupano quasi più della salvezza eterna. La beatitudine che Dio
promette alle anime fedeli li interessa molto poco. Quello che li
preoccupa è la vita qui sulla terra. Essi vogliono fare di questa terra
un paradiso. Il pericolo sta nel dimenticare l’essenziale. E
l’essenziale non è su questa terra, che è solo un luogo di passaggio: il
nostro pianeta è una terra d’esilio.
Che si legga l’insegnamento di Cristo nel Vangelo. Certo, il nostro Divino Salvatore cerca di guarire i malati e di alleviare le sofferenze, ma Egli predica soprattutto il Regno dei Cieli e si preoccupa delle anime più che dei corpi. «Che serve all’uomo guadagnare l’universo se perde la sua anima?» Si potrebbe aggiungere: «Che serve all’uomo porre fine all’inquinamento se si danna per sempre?»
Che si legga l’insegnamento di Cristo nel Vangelo. Certo, il nostro Divino Salvatore cerca di guarire i malati e di alleviare le sofferenze, ma Egli predica soprattutto il Regno dei Cieli e si preoccupa delle anime più che dei corpi. «Che serve all’uomo guadagnare l’universo se perde la sua anima?» Si potrebbe aggiungere: «Che serve all’uomo porre fine all’inquinamento se si danna per sempre?»
E’ per questo che Romano Amerio, in Iota unum,
attribuisce il declino attuale del cattolicesimo al fatto che esso ha
debordato, dimenticando il suo fine primario per applicarsi al fine
terreno degli uomini. Gli uomini di Chiesa dimenticano che il solo vero
male non è la catastrofe naturale, ma il peccato, l’offesa a Dio. La
virtù della speranza con ha per oggetto la felicità terrena, ma la
felicità celeste. Quando nella nostra ultima ora compariremo di fronte
al Sommo Giudice, Cristo non ci chiederà se abbiamo operato con
efficacia contro il riscaldamento climatico o se abbiamo costruito delle
turbine eoliche o dei pannelli solari, Egli ci chiederà se abbiamo
conservata e praticata la fede, la speranza e la carità.
San Pio X, gli occhi fissi sull’essenziale
Appena dopo l’elezione al sommo
pontificato, il santo Papa Pio X scriveva: «Il nostro unico scopo e
restaurare tutto in Cristo. Gli interessi di Cristo sono i nostri
interessi. Dedicare ad essi le nostre forze e le nostre vite è la nostra
risoluzione irremovibile. E’ per questo che se ci si chiede una divisa
che rifletta il profondo della nostra anima, noi daremo solo questa:
restaurare tutto in Cristo. (…) Noi abbiamo un solo proposito:
“Rinnovare tutte le cose in Cristo”, affinché sia “Tutto e in tutti
Cristo” […] Noi affermiamo con grande determinazione che Noi altro non
vogliamo essere — e con l’aiuto di Dio lo saremo nella società umana —
che ministri di Dio, il quale Ci ha investito della sua autorità. Le
ragioni di Dio sono le ragioni Nostre; è stabilito che ad esse saranno
votate tutte le Nostre forze e la vita stessa. Perciò se qualcuno
chiederà quale motto sia l’espressione della Nostra volontà,
risponderemo che esso sarà sempre uno solo: “Rinnovare tutte le cose in
Cristo”. (…) Dobbiamo dunque rivolgere il nostro impegno a questo, al
fine di ricondurre il genere umano sotto l’impero di Cristo (Enciclica E supremi apostolatus – 4 ottobre 1903).
Oggi si direbbe che bisogna rivolgere il
nostro impegno alla protezione dell’ambiente e alla lotta contro il
riscaldamento climatico.
Una delle ragioni per le quali Mons.
Lefebvre scelse San Pio X come Patrono della nostra Fraternità è proprio
la sua divisa, che è anche la nostra: «Restaurare tutto in Cristo».
Manteniamo gli occhi fissi
sull’essenziale. Il nostro Dio non è la natura, né il nostro pianeta, è
Colui che è nato nella mangiatoia a Betlemme, che è morto sulla Croce
per amore nostro, che è risuscitato, che è salito al Cielo e lì ci ha
preparato in posto. Ed è conoscendoLo, amandoLo e mettendoci al Suo
servizio che noi salveremo le nostre anime.
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