BLASFEMIA SUI SOCIAL

ALESSANDRA MAIORINO DOVREBBE DIMETTERSI. BLASFEMIA SUI SOCIAL. CHIESA ZITTA?

28 Settembre 2019 Pubblicato da 24 Commenti --

Marco Tosatti

Cari lettori di Stilum Curiae, mi permetto un off topic parziale per chiedere le dimissioni da Vice Presidente del Gruppo Parlamentare 5 Stelle Senato, se non da parlamentare, di una senatrice dei 5 Stelle, Alessandra Maiorino.
La ragione di questa richiesta la trovate negli screenshot postati qui sotto, e che ho trovato grazie all’attenzione della Collega Francesca Totolo.





Naturalmente questi post sono stati immediatamente cancellati, non appena su Twitter ci si è accorti della cosa, e qualcuno ha cominciato – in moltissimi, a questo punto, e non solo cattolici – a commentare la vena blasfema della senatrice. Ma nel frattempo erano stati fatti gli screenshot.
Questo è il suo curriculum:
Alle elezioni politiche del 2018 viene eletta portavoce al Senato della Repubblica nel Collegio elettorale plurinominale Lazio – 02 nella lista del Movimento 5 Stelle.
Dal 3 luglio 2018 ricopre il ruolo di Vicepresidente del Gruppo parlamentare Movimento 5 Stelle al Senato sotto il Governo Conte I.
Dal 21 giugno 2018 al 5 ottobre 2018 ricopre il ruolo di Segretario della 4ª Commissione permanente (Difesa).
Fa parte della 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali).
Fa parte inoltre della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani e della Commissione di inchiesta sul Femminicidio.
È inoltre componente della Delegazione parlamentare italiana presso l’Assemblea parlamentare della NATO.
In molti anni di professione – e per un lungo periodo ho coperto anche la cronaca parlamentare – non mi ricordo di un eletto, anche nei partiti di estrema sinistra, che si abbandonasse a forme di blasfemia così offensive. E che dovrebbero risultare offensive a una larga parte delle persone che nel Lazio hanno consentito alla signora Maiorino l’ingresso in Senato.
Ancora una volta, come spesso accade in questi casi, vediamo che l’odio religioso, l’hatespeech, l’intolleranza sono diretti verso un bersaglio “facile”, cioè la fede e la religione cattolica. Sarebbe interessante vedere che cosa accadrebbe se la senatrice Maiorino dimostrasse altrettanto vigore verso religioni che certamente dal suo punto do vista – è molto attenta ai diritti – potrebbero meritarlo, come l’islam. Ma stranamente le blasfemie verso altro che non sia cattolico non si manifestano.
Queste intemperanze tanto più vergognose in quanto manifestazone di un animus pregiudizialmente ostile ai cattolici dovrebbero trovare adeguata indignazione a livello istituzionale. Vescovi e Avvenire si sono stracciate le vesti perché Salvini ha tirato fuori un Rosario. Le bestemmie di una senatrice sui social possono essere almeno altrettanto gravi e degne di riprovazione, e pubblica condanna? Oppure purché si sia di sinistra, meglo se un po’ estrema, tutto passa? E il Presidente della Repubblica, soi disant cattolico,  non ha nulla da dire?

 https://www.marcotosatti.com/2019/09/28/alessandra-maiorino-dovrebbe-dimettersi-blasfemia-sui-social-chiesa-zitta/

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