Un pontefice della Chiesa Cattolica?
Un pontefice della Chiesa Cattolica sottoscrive documenti del genere?
di Enrico Salvi
Ad
Abu Dhabi (Emirati arabi) il 4 febbraio 2019, Sua Santità Papa
Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar (Università islamica) Ahamad
Al-Tyyeb, hanno sottoscrittoto il Documento sulla Fratellanza Umana per
la pace mondiale e la convivenza comune.
Ora,
agli occhi di un vero Cattolico, già il titolo del documento non può
non risultare piuttosto anonimo, fumoso, privo di un autentico afflato
spirituale, di un sincero slancio verso il Divino.
“Fratellanza
umana” dice tutto e niente ma soprattutto mette in risalto l’umanità la
quale, di per sé, versa in condizioni pietose proprio perché umana e
quindi composta di peccatori, parola, quest’ultima, che ormai è
considerata, a partire dagli addetti ai lavori, più un insulto che una
realtà inconfutabile; di conseguenza non si vede cosa di buono potrebbe
venir fuori da una … fratellanza di peccatori.
“Pace
mondiale” sono due termini anti storici ed utopistici, la cui
realizzazione, se mai fosse possibile, richiederebbe la distruzione
definitiva delle Identità dei singoli Popoli per l’instaurazione di un
super governo mondialista, pacifista, manipolatore genetico, ateo etc
etc. che, dulcis in fundo, schiaccia l’umanità intera sotto il suo
tallone economico-finanziario; tentativo, in ogni caso, non da oggi in
atto (altro che Dio!).
“Convivenza
comune”, infine, sono due termini che indicano l’anonimato asfittico a
cui l’umanità dovrebbe essere ridotta: un piattume morale e spirituale
che coinciderebbe con un vivere larvale e che nel finale del documento
viene camuffato dalle solite, scontate parole di circostanza:
«Questo
è ciò che speriamo e cerchiamo di realizzare, al fine di raggiungere
una pace universale di cui godano tutti gli uomini in questa vita».
Nel
documento, ovviamente, il punto di riferimento è … Dio. Ma si tratta di
un dio generico, un dio tollerante che va bene a tutti, un dio quale
“unità trascendente” che mette tutti d’accordo, insomma un dio ignoto
che più ignoto non si può. Basti questo brano del documento per
illustrare il nulla massificante cui si riferisce il documento stesso:
«Ci
rivolgiamo agli intellettuali, ai filosofi, agli uomini di religione,
agli artisti, agli operatori dei media e agli uomini di cultura in ogni
parte del mondo, affinché riscoprano i valori della pace, della
giustizia, del bene, della bellezza, della fratellanza umana e della
convivenza comune, per confermare l’importanza di tali valori come
àncora di salvezza per tutti e cercare di diffonderli ovunque».
Ora,
ci si chiede se sia opportuno che un Pontefice della Chiesa Cattolica,
che è tale in quanto Vicario di Gesù Cristo Figlio di Dio e Dio Egli
stesso, possa sottoscrivere un documento che si rifà ad un dio ignoto ed
a “valori” anonimi ed illusori come ad esempio la giacobina
“fratellanza umana che abbraccia tutti gli uomini, li unisce e li rende
uguali».
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