La persecuzione dell'anticristo


Seconda conferenza
La persecuzione dell'anticristo e la conversione 
degli ebrei.
Et tunc revelabitur illi iniquus, quem Dominus Jesus interficiet spiritu oris sui, et destruet illustratione adventus sui.
E allora sarà rivelato l'uomo iniquo, che il Signore Gesù ucciderà con lo spirito della sua bocca e distruggerà con la potenza della sua venuta. (2 Tess. 2,8)
Il mondo avrà una fine. Questa è una verità stabilita e che la stessa fede e la stessa ragione dimostrano. La fine del mondo, e la successiva ultima venuta del figlio di Dio, acccadranno improvvisamente, con la rapidità del fulmine, lacerando le nuvole, come guizza da est a ovest.
Comunque la data precisa di quel giorno è un segreto nascosto nelle profondità dell'intelligenza divina. Noi non conosciamo nè il giorno nè l'ora e Gesù Cristo, l'ambasciatore della divinità sulla terra, ci rivela che gli è stato esplicitamente ordinato di non rivelarcelo.
Di conseguenza tutte le opinioni che persone sagge e pie in differenti periodi hanno espresso su questo problema, non sono altro che sentimenti privati e personali, affermazioni che poggiano su mere congetture, l'errore e la futilità delle quali sono state dimostrate più di una volta dagli eventi stessi. S. Cipriano e Tertulliano, considerando la furia dei persecutori e la violenza della guerra di sterminio ingaggiata contro i cristiani, definirono queste calamità e tutti questi orrori come segni della prossimità del giudizio ultimo.
"La fine del mondo non è lontana." Disse S. Giovanni Crisostomo. "I terremoti e l'affievolirsi della carità sono i precursori e i segni rivelatori di quell'evento terribile."
Tutti noi sappiamo che al tempo della caduta dell'impero romano e della dissoluzione sociale che accompagnò quel grande cataclisma e, successivamente, all'inizio dell'anno mille dell'era cristiana, la gente credeva di essere vicina al periodo predetto e, pensava di essere testimone del preludio della distruzione finale nei disastri sociali e nei collassi delle istituzioni. Precedentemente, al tempo di S. Paolo, lo stesso terrore si era impadronito della mente delle persone. I veggenti e i capi delle fazioni hanno dato un senso vagamente letterale alle parole del Vangelo di S. Matteo. Convinti che la distruzione del mondo avrebbe seguito da vicino la distruzione di Gerusalemme, essi indulsero in una serie di predizioni stravagnati riempiendo l'immaginazione della gente di orrori. Essi, allontanando gli uomini dalla realizzazione dei loro doveri civili e religiuosi, li invitarono a non sposarsi, a non costruire, ad abbandonarsi all'inerzia che titilla la mente, mentre aspettavano la catastrofe che stava per colpirli.
S. Paolo si sientì obbligato a correggere queste anime sviate e in errore e disse loro: "Vi imploriamo, fratelli, di non essere così facilmente agitati o terrorizzati nel credere che il giorno del Signore sia vicino... dato che la grande apostasia non è ancora venuta nè l'uomo iniquo è stato rivelato - quel figlio della perdizione e avversario che si esalta su tutto ciò che noi chiamiamo Dio, proposto per l'adorazione, colui che si siede nel tempio di Dio e dichiara perfino di essere Dio.
Qui, quindi, c'è un fatto preciso fornito dallo Spirito Santo e chiaramente annunciato da S. Paolo, per allontanare le paure alle quali alcuni si stavano abbandonando, e per aiutare i cristiani fedeli a proteggersi contro i falsi sistemi e la profezie azzardate e insicure.
Ciò che è chiaro e innegabile dal passaggio che abbiamo appena citato è che prima della fine del mondo apparirà sulla terra un uomo terribilmente malvagio, investito di un potere quasi sovrumano che, sfidando Cristo, dichiarerà una guerra empia e pazzesca contro di Lui. Tramite la paura che quest'uomo ispirerà e, soprattutto, per mano dei suoi stratagemmi e del suo genio selettivo, riuscirà a conquistare quasi l'intero universo; avrà altari eletti a sè stesso e obbligherà tutta la gente ad adorarlo.
Sarà questo strano uomo, unico nella sua malvagità, uno della nostra razza? La sua faccia avrà caratteristiche umane e nelle sue vene scorrerà il nostro stesso sangue? Nelle vene di questo agitatore dell'errore e della corruzione? O, come alcuni hanno compreso, sarà l'incarnazione di satana, un demone scagliato dall'inferno con le sembianze umane? O ancora, come altri dottori hanno dichiarato, questa creatura malvagia è soltanto un mito, un personaggio allegorico nel quale la Sacra Scrittura e i padri intendevano raffigurare, in una singola immagine, la totalità dei tiranni e dei presecutori - per mettere in evidenza l'immagine collettiva di tutti i malvagi e di tutti gli eretici che hanno combattuto Cristo e la Sua Chiesa fin dall'inizio dei tempi?
Queste varie interpretazioni non si possono conciliare con il testo preciso e definitivo dei libri sacri. Quasi tutti i dottori e padri, sant'Agostino, san Girolamo e san Tommaso affermano chiaramente che questo malfattore terrificante, questo mostro di empietà e depravazione sarà una persona umana. L'eudito Bellarmino dimostra che è impossibile dare qualsiasi altro significato alle parole di S. Paolo e a quelle di Daniele 11,36-37. S. Paolo definisce questo grande avversario con un nome, chiamandolo uomo: "l'uomo del peccato, il figlio della perdizione."
Daniele ci informa che l'anticristo attaccherà tutto ciò che è santo e meritevole di rispetto, esalterà sè stesso superbamente al di sopra di Dio l'Altissimo e non considererà per nulla il Dio dei suoi padri: "Is Deum patrum suorum non reputabit." L'apostolo Paolo aggiunge che Cristo lo ucciderà. Tutti questi vari aspetti e caratteristiche evidentemente non possono essere applicati a un essere ideale e astratto; possono adattarsi solo a un individuo di carne e sangue - un personaggio reale e definito.
I padri e i dottori tentavano di stabilire l'origine dell'anticristo e di scoprire da quali genitori e razza egli sarebbe venuto. Essi all'unanimità esprimono l'opinione che nascerà da genitori ebrei e alcuni dichiarano che sarà della tribù di Davide. Tale è l'interpretazione che essi danno del passaggio di Genesi "che Dan sia un serpente nel sentiero"; e di quest'altro passaggio di Geremia: "I suoi cavalli che sbuffano verranno uditi da Dan." Essi suppongono anche che S. Giovanni nell'apocalisse non menzionò la tribù di Dan a causa dell'odio per l'anticristo. Ma tutte queste supposizioni non sono sicure. Ciò che sembra non avere alcun dubbio è che l'anticristo sarà di origine ebrea. S. Ambrogio nei suoi commenti alla lettera ai Tessalonicesi dice che sarà circonciso. Sulpicio Severo nel libro II dei suoi dialoghi dice che obbligherà tutti i suoi seguaci a sottoporsi alla circoncisione.
Inoltre tutto concorre nel dire che all'inizio del suo regno egli riuscirà, per mezzo dei suoi inganni e della sua fama, a far credere agli ebrei che lui è il messia che hanno incessantemente atteso, ed essi, nella loro cecità, si affretteranno a riceverlo ed onorarlo come tale. Questo è il modo in cui Suarez e la maggior parte dei commentatori interpretano questa frase del nostro Signore Gesù Cristo in S. Giovanni 5,43. "Io sono venuto nel nome di Mio Padre e non mi avete accolto, qualcuno verrà nel suo proprio nome e voi lo accoglierete."
Lo stesso significato deve essere dato a queste altre parole di S. Paolo ai Tessalonicesi: "perchè essi non hanno aperto i loro cuori alla verità per essere salvati. Perciò Dio manderà loro uno spirito perverso che li condurrà a dare credito alla menzogna." Ora, è probabile che gli ebrei possano acclamare come messia un uomo che non appartiene alla loro razza e che non sia stato circonciso? L'anticristo, quindi sarà un ebreo. Nascerà da un'unione legittima? Il teologo Suarez ci dice che è in dubbio. Ciò nonostante si può presumere che un uomo così definitivamente malvagio, così opposto a Cristo nella sua vita e nella sua morale, avrà un'origine infame; e proprio come Gesù Cristo ebbe la Vergine Immacolata come madre, così noi possiamo concludere, per analogia e induzione, che il suo noto avversario nascerà da un'unione impura e sarà figlio di una donna incestuosa. "Sarà figlio della fornicazione" dice S. Giovanni Damasceno, e "la sua nascita sarà satura del respiro dello spirito di satana."
Ciò che può essere certamente detto di quest'uomo iniquo è che fin dai suoi più teneri anni sarà completamente posseduto dallo spirito e dal genio del diavolo. Il leone dell'abisso, che nelle ultime età dell'umanità Dio rilascerà nella sua inscrutabile giustizia per punire l'infedeltà degli uomini, si unirà con lui in un certo modo infondendogli la pienezza della sua malvagità. Senza dubbio egli non sarà privato dell'assistenza del suo angelo custode nè dell'aiuto necessario di una grazia sufficiente, che Dio dona in questa vita a ciascun uomo; ma il suo odio verso Dio sarà così violento, la sua avversione per ogni opera buona così invincibile, e il suo legame e i suoi affari con lo spirito dell'oscurità così stretti e continui che dalla culla al suo ultimo respiro rimarrà immutabilmente ostile ad ogni invito divino e la grazia celeste non penetrerà mai il suo cuore.
S. Tommaso ci dice che nella sua persona e nelle sue opere egli si rivelerà in antitesi al figlio di Dio e sarà la parodia dei suoi miracoli e delle sue opere. Sin dalla sua origine, lo spirito del male ha sempre perseguito una singola meta: usurpare il posto del Dio onnipotente, per formare un regno per sè stesso quaggiù, come compensazione per il regno dei cieli dal quale egli è stato escluso a causa della sua ribellione; e, dice Tertulliano, più sicuramente si avvicina a raggiungere questa meta, più diventerà la scimmia di Dio, contraffacendo tutte le sue opere.
L'avversario degli ultimi tempi, quindi, non si porrà soltanto al di sopra quale nemico dichiarato e personale di Gesù Cristo: tenterà apertamente di detronizzarlo, di sostituirlo negli omaggi e nella venerazione da parte degli uomini e di indirizzare verso di sè l'adorazione e la gloria che sono dovuti solo al Creatore. Dichiarerà, dice S. Tommaso, che egli è l'essere eterno e supremo e, in virtù di questo, ordinerà che gli onori e un culto di adorazione debba essergli accordato. Così egli avrà sacerdoti, sacrifici offerti a lui e chiederà che il suo nome venga invocato nei giuramenti, e che gli uomini debbano usarlo per garantirsi la sicurezza dei trattati: ita ut ostendens se tanquam sit Deus.
Per fare in modo di aumentare la fiducia in questo credo, contrapporrà alla rivelazione divina, delle rivelazioni false; in contrapposizione alle cerimonie di adorazione divina, organizzerà i suoi propri empi riti; e contro la Chiesa eterna fondata da Cristo, costituirà una società abominevole della quale egli sarà leader e pontefice. S. Tommaso aggiunge che, proprio come la pienezza della divinità risiede corporalmente nella Parola incarnata, così la pienezza di tutto il male risiederà in quest'uomo terribile, la cui missione e le cui opere saranno soltanto un'imitazione al contrario e un'esecrabile contraffazione delle missioni e delle opere del Cristo.
Per suo mezzo, satana metterà il sigillo sulla sua malvagità. Egli farà di questa figura vivente la quintessenza di tutti gli schemi sinistri che egli ha creato contro l'umanità e non smetterà di tenere vivo in lui il bruciante, implacabile odio di Dio che lo muove; e il Signore dei cieli, nei suoi disegni nascosti, permetterà a questo tizzone dell'inferno di prevalere per un certo tempo.
S. Tommaso caratterizza questo delegato di satana chiamandolo "caput omnium malorum" il principe e l'istigatore di tutte le cupidigie della carne e di tutte le aberrazioni della mente - in maniera così profonda che i maestri delle menzogne e gli architetti del male che si sono succeduti nel corso dei tempi, sembreranno, paragonati a quest'uomo, pigmei accanto ad un gigante. Quindi lui ripeterà le infami opere di Nerone; sarà pieno dell'odio e della violenza di Diocleziano, possiederà l'astuzia e la duplicità di Giuliano l'apostata e ricorrerà all'intimidazione e piegherà la terra sotto il suo scettro come Maometto; sarà un uomo erudito, un filosofo, un abile oratore, eccellente nelle arti e nelle scienze produttive; ma sarà maestro nella derisione e nel ridicolo come Voltaire. Infine opererà miracoli e s'innalzerà in aria come Simone il mago.
Se chiedete il motivo per cui la divina provvidenza vi permetterà di esercitare tale potere e seduzione, S. Paolo l'apostolo ce lo fornisce: "perchè essi non hanno aperto i loro cuori alla verità per essere salvati. Come castigo, Dio manda loro uno spirito perverso che li porta a credere alle falsità, così che tutti coloro che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti dell'iniquità, saranno condannati." Suarez dice che Dio permetterà la venuta dell'anticristo in special modo per punire l'incredulità degli ebrei. Costoro, non avendo desiderato di adorare il vero Messia, nè di essere convinti dalla sua dottrina e dai suoi miracoli, Dio permetterà, come loro castigo, di credere in un falso Messia, prestar fede alle sue azioni empie e alla sua dottrina, e seguirlo nella sua vita dissoluta.
In quel tempo, il pericolo per le anime sarà grande e lo scandalo del contagio, universale. Ciononostante, per fare in modo che quelli che sono presi alla sprovvista, non possano attribuire la loro sfortuna a nessun altro che a sè stessi, lo Spirito Santo ha cercato di fornirci anticipatamente uno schema delle fasi principali di quella terribile e decisiva prova, l'apice di tutto quello che l'umanità deve superare.
Prima di tutto, per farci capire la violenza e la ferocia dell'uomo del peccato e l'abilità con la quale egli condurrà la guerra che ha intrapreso contro i santi, S. Giovanni l'apostolo lo raffigura in apocalisse 13 come una bestia mostruosa con 10 teste o diademi sulle sue corna e scritto per ciascuno di questi diademi il nome di una blasfemia. Secondo gli interpreti queste 10 teste e 10 diademi significano 10 re che saranno suoi luogotenenti e agiranno come esecutori dei suoi inganni e della sua crudeltà.
Inoltre S. Giovanni ci dice che lui sarà investito di potere assoluto e che la sua influenza si estenderà su tutte le tribù e su tutti i popoli, su uomini di ogni nazione e di ogni lingua. Riuscirà a sconfiggere i santi tramite una persecuzione portata al limite estremo e contemporaneamente permetterà ogni tipo di dissolutezza, e non ci sarà nessuna libertà eccetto per il male. Infine sarà maestro nelle scienze occulte e nell'arte della magia e attraverso l'azione dei demoni riuscirà a fare opere incredibili che uomini ingannati crederanno veri miracoli. Il primo di questi miracoli menzionato da S. Giovanni sarà un'apparente resurrezione. In una delle guerre in cui l'anticristo apparirà come se fosse su un carro di luce e di fuoco, sarà mortalmente ferito alla testa. Per un istante rimarrà senza vita, sembrerà morto. Quindi, improvvisamente, risorgerà e la sua ferita guarirà istantaneamente. Nel vedere ciò gli uomini ingannati, i non credenti e i liberi pensatori di quel tempo, che come quelli dei nostri giorni, non possedendo la fede nel soprannaturale e nella verità rivelata, rifiuteranno i miracoli come condannati dalla scienza e dalla ragione - questi uomini rinforzeranno la fede in questo inganno. Essi esclameranno con entusiasmo e ammirazione, "chi è come la bestia? Chi sarà in grado di combattere e conquistare la bestia?" In secondo luogo l'uomo iniquo farà scendere fuoco dal cielo per reare l'illusione che lui è il padrone della natura, il governatore delle stagioni e che domina il cielo e le stelle.
In terzo luogo farà parlare una statua; i demoni useranno un albero o un pezzo di legno senza vita come strumento con l'aiuto del quale proclameranno le loro falsità e i loro oracoli menzogneri. Pezzi di mobilio si vedranno muovere e girare intorno, le montagne cambieranno la loro posizione in un istante e i demoni, trasformati in angeli di luce, appariranno nell'aria. Quindi, per un incomprensibile giudizio di Dio, il libero pensatore e i grandi scettici degli ultimi tempi prenderanno queste imposture e questi trucchi illusori seriamente. Ingannati dalla loro propria presunzione e credulità, sprofonderanno completamente nelle follie della negromanzia e della divinazione, vendicando così di fronte al mondo l'oracolo delle scritture sacre: lo spirito dice chiaramente che negli ultimi tempi alcuni si allontaneranno dalla fede e daranno ascolto a spiriti ingannatori e cose insegnate dai demoni.

traduzione di "La fine del mondo presente e i misteri della vita futura" di Charles Arminjon

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