eclissi della ragione
Il coraggio di un vescovo: Mons.Molino "viviamo nell'epoca dell'eclissi della ragione"
Fra i siti autenticamente cattolici spicca il blog di Sabino
Paciolla (link sotto) che ci offre interessanti spunti di riflessione
proponendo , spesso prima di altri, la traduzione di interventi di
uomini di chiesa o di documenti ecclesiali provenienti per lo più
dall'estero.
Nel variegato panorama ecclesiale statunitense troviamo sempre più
spesso dei Vescovi, fedeli al loro mandato e profondamente aggrappati
al Vangelo e al Magistero della Chiesa, che irradiano la buona dottrina resistendo all'ondata distruttiva dei "nouveaux jacobins révolutionnaires" che da quel 13 marzo 2013 si aggirano indisturbati nella chiesa "cercando di divorare" chi non la pensa come loro e di distruggere tutto quel che trovano.
Le parole che Mons.Robert Molino ha rivolto ai suoi studenti sono pervase da quel "sensus ecclesiae" che qualcuno, con odio cieco, vorrebbe far sparire per sostituirlo con il linguaggio delle mode del mondo.
Grazie al curatore del blog e buona lettura!
AC
CARI GIOVANI,
SIATE POLITICAMENTE SCORRETTI,
CELEBRATE L’HUMANAE VITAE!
Il
vescovo Robert C. Morlino di Madison, Wisconsin, ha pronunciato il
discorso del conferimento delle lauree il 22 maggio alla classe del 2018
del Collegio San Tommaso d’Aquino. (…) Morlino ha avvertito che viviamo
“nell’epoca dell’eclissi della ragione“.
“Aristotele definì la verità in modo meravigliosamente chiaro“, ha detto il vescovo, “usando parole di una sola sillaba ciascuna: “La verità è dire di ciò che è che è, o di ciò che non è che non è” (Metafisica, cap. 7). Questa è la verità. E questo offende le persone“.
Dopo
aver dimenticato come ragionare, la nostra cultura pensa che la verità
sia solo una questione di politica, ha osservato Morlino.
“Come descrive la nostra cultura la verità?”, ha chiesto. “(secondo il politicamente corretto, ndr) La
verità è l’opposto di tutto ciò che il presidente Trump dice o
fa?(questa è appunto, ndr) la politicizzazione della verità. Quasi la
cosa più offensiva che si può dire ora è che gli uomini sono uomini e le
donne sono donne. Chi mai penserebbe che ciò sia controverso? Se sei un
uomo, allora sii un uomo. Se sei una donna, allora sii una donna.
Questa è la verità
che si dice. E questo è ciò che il nostro mondo non vuole sentire”.
E’ dovere di uomini e donne cattolici istruiti riportare la ragione nella nostra cultura, ha detto il vescovo ai laureandi.
“Quindi una parte della vostra missione è di far sentire la voce della ragione nella nostra cultura“, ha detto.
“Siete
stati equipaggiati con una formazione eccezionale. Questo è un dono che
avete ricevuto e che dovete condividere con gli altri. Dovete far
risplendere la luce della ragione sulle tenebre del nostro mondo, e
spesso questo significa che dovete essere politicamente scorretti“.
Un modo per essere politicamente scorretto è quello di “celebrare” il 50° anniversario della Humanae Vitae.
Nel
suo discorso, Mons. Morlino ha spiegato perché l’enciclica di Paolo VI
condanna la contraccezione artificiale: perché queste pratiche rompono
il legame tra le due dimensioni della sessualità umana disegnata da Dio.
“….Qui c’è un legame inscindibile tra la dimensione procreativa e quella unitiva della sessualità umana”, ha affermato. “Quello
spazio sacro dell’unione sessuale tra marito e moglie è stato creato da
Dio per uno scopo. E lo scopo principale di questa unione sessuale è la
generazione di nuova vita. Questo è il cuore del piano di Dio per la
sessualità umana: La generazione di nuova vita“.
Morlino ha contrapposto la collaborazione dei coniugi con Dio per creare
la prossima generazione con l’idea contemporanea che lo scopo del sesso
è il piacere, e i figli sono solo un effetto collaterale. Ma se il
sesso è finalizzato al piacere, allora non ci può essere matrimonio
duraturo, ha detto il vescovo, perché il matrimonio impedisce a una
persona di cercare “altre opzioni“.
E senza il matrimonio, importa cosa significa essere maschio o femmina, ha affermato.
Ha suggerito un nuovo modo in cui i giovani dovrebbero fare una proposta di matrimonio ai loro innamorati.
“Ho un suggerimento per voi giovani che pensate di sposarvi“, ha detto Morlino. “Quando
fate la proposta, non dite: ‘Vuoi sposarmi?’ Dite invece: ‘Mi
consentirai di essere colui che depone la sua vita per te?’ Questo è ciò
che si dovrebbe chiedere, perché di tutto questo è ciò che il
matrimonio è fatto. Si tratta di bambini e di sacrificio“.
Dopo
aver sottolineato la bellezza del matrimonio, Morlino ha sottolineato
che il matrimonio e la legge morale sono radicati nella natura umana.
Ciò significa che la nostra cultura deve ricordare ancora una volta che cos’è la natura umana.
“Il matrimonio è radicato nella natura umana. E la legge morale è radicata nella natura umana“, ha spiegato. “Dobbiamo
quindi recuperare la comprensione della natura umana, di ciò che
significa essere umani e di ciò che significa essere uomini e donne. E
questo a partire dalla riscoperta delle cause finali, dello scopo, della
natura. L’uomo moderno ha dimenticato che le cose hanno degli scopi e
che il significato sta nel compimento dello scopo. E così egli non è in
grado di vedere i motivi oggettivi della morale legge naturale“.
Purtroppo, il linguaggio della legge naturale è diventato una “lingua straniera” e quindi i cattolici devono trovare un “terreno comune” per avere una “conversazione fruttuosa” con il mondo contemporaneo.
Questo significa poter discutere di “principi primi“, costruendo argomenti “passo dopo passo“, che, ha detto il vescovo, “richiede pazienza“.
Anche
questo richiede coraggio, ha avvertito Morlino, ma è stato chiarissimo
che il dialogo (con il mondo contemporaneo, ndr) deve avvenire se
vogliamo evitare che la nostra cultura diventi sempre più “disumanizzata“.
“Dobbiamo
recuperare la comprensione della natura umana – di ciò che significa
essere umani e di ciò che significa essere uomini e donne – se non
vogliamo vedere la nostra cultura sempre più disumanizzata“, ha detto.
“E questo è già in corso da molto tempo“.
Le
conseguenze del fallimento sono terribili, e portano alla fine della
democrazia, della civiltà e del rispetto di base per l’essere umano
individuale, ha avvertito.
“La fine della legge naturale significa la fine della democrazia e la fine della civiltà“, ha affermato il vescovo.
“Non
si può avere una società civile, e certamente non si può avere una
democrazia giusta, senza un fondamentale rispetto per gli esseri umani e
per il loro valore intrinseco e la loro dignità. Il rispetto della
dignità della persona umana si fonda sulla legge naturale“.
Fonte: LifeSiteNews
Fonte: Il blog di Sabino Paciolla QUI
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