Licenziato da Papa Francesco il Cardinale Müller
Ultim'ora - Card. Müller: oggi il Papa Francesco lo ha licenziato al termine del suo mandato
La
notizia sembra proprio confermata: anche le fonti di MiL nonché quelle
di Rorate Caeli darebbero per certo quanto riportato inizialmente da
Roberto de Mattei su Corrispondenza Romana (che di suo comunque sempre attendibile).
Sarebbe
quindi caduto anche il penultimo pilastro della Curia Romana in difesa
della dottrina cattolica. L'ultimo resta il Card. Sarah.
Molto probabilmente al Prefetto dell'Ex Sant'Uffizio è stato comunicata la notizia dal Papa in persona, dopo essere stato ricevuto (come di consueto ogni venerdì) da Francesco questa mattina in udienza (si veda qui, dal sito della S. Sede, bollettino B0464).
Se
a questo punto il futuro dovesse vedere fatti diversi, sarà perché la
fuga di notizie avrà consigliato maggior prudenza e maggior riguardo
verso il porporato tedesco. Ma visto il trattamento riservato ai Card.
Piacenza e Burke teniamo nessun retro front del papa.
All'epoca
della sua nomina (2 luglio 2012) avevamo espresso giudizi molto critici
per la decisione di Benedetto XVI nello scegliere il card.Müller alla
guida del dicastero della Dottrina della Fede (Per via di alcune sue
affermazioni ambigue sulla verginità di Maria, ecc).
Col senno di poi, oggi soprattutto dal 13 marzo 2013, ringraziamo il Papa emerito perchè il Card. Müller si è distinto per coraggio e rettitudine nel difendere la teologia, ribadendo l'ortodossia in materia di indissolubilità del matrimonio, sull'impossibilità di dare la S. Comunione ai divorziati risposati, sull'infondatezza per i cattolici di celebrare il 500° anniversario di Lutero, ecc.
Roberto
FONTE: Corrispondenza Romana del 30.06.2017
Licenziato da papa Francesco il cardinale Muller.
Sua Eminenza il Cardinale Gerhard Ludwig Müller, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede dal 2 luglio 2012, è stato licenziato da papa Francesco allo scadere esatto del suo mandato di 5 anni.
Il cardinale Müller è uno dei cardinali che hanno cercato di interpretare l’Amoris laetitia,
secondo un’ermeneutica di continuità con la Tradizione della Chiesa.
Ciò è bastato per annoverarlo tra i critici del nuovo corso imposto da
papa Bergoglio.
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