Una fede tutta umanista.

“Quei blog che criticano Bergoglio: ‘Il Papa eretico?’ di Francesco Boezi e un mio commento” di Finan Di Lindisfarne

 

Quei blog che criticano Bergoglio: ‘Il Papa eretico?’  di Francesco Boezi e un mio commento” di Finan Di Lindisfarne

(Fonte: http://www.ilgiornale.it/news/cronache/bergoglio-eretico-ecco-resistenze-online-pontefice-1494926.html)
[Un commento all’articolo de Il Giornale che inserisce il nostro blog nella lista di chi muove critiche sul magistero di Bergoglio.
Mi viene solo in mente cosa fece Papa Benedetto XVI in risposta a Oddifreddi, le cui parole non erano certo finalizzate alla ricerca di principi evangelici. Ma ebbe una risposta.
Fin dall’inizio di questo Papato abbiamo visto come si sia spesso data priorità a ciò che non appartiene alla Fede Cattolica, per sminuire, poi, e a volte denigrare ciò che fa parte di secoli di insegnamenti custoditi anche con il sangue dei Santi.
Assistiamo costantemente al metodo dell’apparato di Spadaro & Co. nel far apparire come mentecatti coloro i quali difendono gli insegnamenti sulla famiglia e sulla morale. Argomentazioni che, scavando bene, non si fondano mai sulla Parola di Dio, quanto sulle mode e mentalità del secolo.
Una fede tutta umanista.
La risposta al nostro lavoro -di certo non privo di imperfezioni- è che non siamo degni nemmeno di essere letti in quanto potreremmo alla non-sanità mentale.
Ebbene, le cose si commentano da sè.
Il silenzio persevera e non c’è mai stata una risposta perchè quella risposta comporterebbe riconoscere che quei “tradizionalisti” altro non fanno che rimanere coerenti con gli insegnamenti di sempre.
Di cosa accusarli? Che difendono l’Eucaristia? Che non approvano le unioni omosessuali? Che non approvano il diaconato alle donne? Che non approvano la pastorale sui divorziati risposati ai quali viene concessa l’Eucaristia? Che non approvano la messa condivisa con i protestanti? Che non approvano un ecumenismo falsato che va a braccetto con un’assenza quasi totale della predicazione delle verità di Fede? Che non approvano l’ossessionante tema della migrazione (quasi un diktat)? Che non approvano che si inciti da parte di vescovi Cattolici la diffusione del culto di Maometto e di Allah?
Gli interrogativi potrebbero continuare.
Sulla questione delle risposte che non sono mai arrivate, un esempio illustre è il Cardinal Caffarra, la cui fedeltà e obbedienza supera di gran lunga il nostro metodo da blogger.
Poichè è chiaro e lampante che non ci poniamo come “nemici della Chiesa”, ma come persone che desiderano il suo Splendore, l’assenza di risposte denota il completo disprezzo per dei figli che non hanno deciso di abbandonare la barca, ma di aprire un dialogo.
Un dialogo con la Dottrina.
L’indifferenza, al contrario, verso quei “tradizionalisti”, appare una contraddizione con il tanto declamato principio del ‘dialogo’ e dei ‘ponti’.
A voi l’articolo de Il Giornale, che mette in risalto una cosa importante: le acque si stanno muovendo. Finan Di Lindisfarne]

Papa Bergoglio, durante i colloqui privati con i suoi confratelli gesuiti che si sono svolti in Cile e Perù, ha detto di essere a conoscenza dell’esistenza di portali mediatici che gli danno dell’eretico. “Per salute mentale io non leggo i siti internet di questa cosiddetta “resistenza”. So chi sono, conosco i gruppi, ma non li leggo, semplicemente per mia salute mentale… Alcune resistenze vengono da persone che credono di possedere la vera dottrina e ti accusano di essere eretico. Quando in queste persone, per quel che dicono o scrivono, non trovo bontà spirituale, io semplicemente prego per loro”, ha detto il pontefice argentino.
Le anticipazioni, pubblicate anche da La Stampa, sono relative a quanto trascritto da padre Antonio Spadaro durante gli incontri in sud America. Il tutto verrà pubblicato sul prossimo numero de La Civiltà Cattolica.
Papa Francesco, però, non ha parlato solo di coloro che gli hanno attribuito “eresie”, specie in riferimento al capitolo ottavo dell’esortazione apostolica Amoris Laetita, ma anche delle “resistenze” dottrinali. Nel corso di questi anni, del resto, molti hanno sollevato perplessità sulla pastorale di Bergoglio. Quattro cardinali (Burke, Meisner, Caffarra e Brandmueller) sono arrivati a sottoporre al Santo Padre, pur non ricevendo alcuna risposta diretta, dei veri e propri “dubia” sulla comunione ai divorziati risposati. Iniziative simili, poi, si sono succedute nel corso di questi quasi cinque anni. Il papa ha però evidenziato strettamente l’esistenza di siti internet critici nei confronti del suo magistero. Vediamo, allora, quali sono.
L’universo online è diventato il megafono dei cosiddetti cattolici – tradizionalisti italiani. Anche se questa definizione limitante spesso non piace. Corrispondenza Romana è un’agenzia di informazione settimanale diretta dal professor Roberto de Mattei. Lo stesso presiede la Fondazione Lepanto, che è un istituto rinomatamente critico nei confronti delle “svolte dottrinali” di Francesco. Poi c’è “Stilum Curiae”, il blog di Marco Tosatti, ex vaticanista de La Stampa. Quest’ultimo spazio online viene aggiornato ogni giorno sui retroscena vaticani e su quelle che sarebbero le falle teologiche di Bergoglio. E ancora, c’è “Chiesa e postconcilio”, un altro blog che già dalla titolazione lascia presumere una certa contrarietà al modernismo, cioè alla corrente dottrinale cui il papa viene spesso accusato di appartenere. “Anonimi della Croce”, invece, è un sito dove l’anonimato è stato scelto “non per vigliaccheria ma per un servizio alla Chiesa Cattolica nel nascondimento, affinchè risaltino i contenuti piuttosto che la nostra persona”. La Nuova Bussola Quotidiana, diretto da Riccardo Cascioli, è stato persino il teatro di uno “scontro” a mezzo stampa tra il cardinale Robert Sarah e il pontefice della Chiesa cattolica riguardo a un Motu Proprio sulle competenze dei vescovi in materia liturgica. Ancora, c’è “Riscossa Cristiana”, un sito dove tra le altre cose si “pubblicizzano” gli appuntamenti della Messa in Vetus Ordo, cioè secondo il rito preconciliare. “Libertà e persona”, infine, è un quotidiano online di cultura e attualità che spesso pubblica e riprende contenuti non esattamente favorevoli, si potrebbe dire, all’ex arcivescovo di Buenos Aires.
L’esistenza di questa “resistenza”, tra l’altro, era stata segnalata da un’inchiesta di Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi.
Oltre ai blog, ai siti “sotterranei” e ai quotidiani online infatti, molti storici vaticanisti e uomini di cultura cattolica sembrano mettere in discussione, chi più esplicitamente chi meno, alcuni aspetti di questo pontificato: Antonio Socci, Sandro Magister, Aldo Maria Valli, Francesco Agnoli e Giuseppe Rusconi compongono un variegato quintetto più che esemplificativo di questa tendenza. E tutto questo senza pretesa di esaustività e solo per ciò che concerne l’Italia. Non tutti i siti e le personalità citate, sarà bene sottolineare, hanno associato la parola “eresia” al nome di Francesco.
Bergoglio, insomma, è consapevole dell’esistenza delle critiche via web, ma non le legge. La Chiesa cattolica è sempre stata animata da un profondo e continuativo dibattito dottrinale. Il web, tra bergogliani, antibergogliani e posizioni mediane, è diventato, a suo modo, una delle stanze dell’ex Sant’Uffizio.


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