È arrivata l’anti-Chiesa
È arrivata l’anti-Chiesa. Ma i cattolici fedeli non devono temere
(Discorso di Padre Linus Clovis al Rome Life Forum il 18 maggio 18, 2017)
(LifeSiteNews)
– Nell’affacciarsi alla loggia della Basilia di San Pietro il 16
ottobre 1978, giorno della sua elezione, Papa San Giovanni Paolo II
pronunciò le parole: “Non abbiate paura”. Adesso, a distanza di 39 anni,
e alla luce degli avvenimenti che hanno raggiunto il cattolicesimo
contemporaneo, queste sembrano non solo parole profetiche, ma anche una
chiamata a prepararsi alla battaglia (1).
Capita
che, quando il pendolo della storia umana e della salvezza attraversa
con l’oscillazione un periodo di tenebre e crescente scompiglio, spesso
Dio ispira i profeti a gettare della luce sulle tenebre e attenuare lo
scompiglio con la speranza. Questi profeti chiedevano una maggiore
fiducia nella cura attiva e amorevole di Dio per il suo popolo (2).
Così, ad esempio, gli appelli di Isaia ad avere fiducia nell’amorosa
provvidenza di Dio (3), implorando il Re Ahaz di chiedere a Dio un segno
prima di agire e gli ammonimenti di Geremia (4) che Dio avrebbe salvato
Gerusalemme dalla distruzione totale solo se la città si fosse arresa
ai babilonesi. La Chiesa stessa non è stata priva delle benedizioni
della grazia profetica, come Dio ha ampiamente dimostrato nel suscitare
santi quali Bernardo di Chiaravalle, Francesco d’Assisi, Caterina da
Siena, Margherita Maria Alacoquee, in tempi più recenti, mandando la sua
Santissima Madre a Lourdes, La Salette e Fatima.
Un
secolo fa Dio mandò la Regina dei Profeti alla Cova da Iria a Fatima,
Portogallo, con un messaggio a doppia punta per il mondo contemporaneo.
Primo, avvertì che il mondo si trovava già al cospetto di un pericolo
molto più distruttivo di quello che aveva affrontato Gerusalemme e,
secondo, presentò una soluzione celeste, più saggia e più prudente di
quella offerta ad Ahaz che si era rifiutato di chiedere a Dio un segno o
“profondo come Sheol o alto come il cielo” (5). Tuttavia, con materna
sollecitudine la Vergine chiarì la gravità e la veridicità del suo
doppio messaggio con una visione e un segno.Il 13 luglio 1917 ‘profondo
come Sheol’ fu illustrato da una visione inquietante dell’inferno.
Quattro mesi dopo, il 13 ottobre, “alto come il cielo” fu confermato da
un segno, il miracolo della “danza del sole”, da lasciare sgomenti, che
fu visto da oltre settanta mila persone.
https://intuajustitia.blogspot.it/
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