Don Minutella
Il “caso Don Minutella”. Signor Vescovo, se ha parlato male, ci mostri dov’è il male, altrimenti perché cacciarlo?
«Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male; ma se ho parlato bene, perché mi percuoti?» (Gv.18,19-23)
Allora il sommo sacerdote interrogò
Gesù riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina. Gesù gli rispose:
«Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e
nel tempio, dove tutti i Giudei si riuniscono, e non ho mai detto nulla
di nascosto. Perché interroghi me? Interroga quelli che hanno udito
ciò che ho detto loro; ecco, essi sanno che cosa ho detto». Aveva
appena detto questo, che una delle guardie presenti diede uno schiaffo a
Gesù, dicendo: «Così rispondi al sommo sacerdote?». Gli rispose Gesù:
«Se ho parlato male, dimostrami dov’è il male; ma se ho parlato bene,
perché mi percuoti?» (Gv.18,19-23)
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Don Alessandro Maria Minutella è innanzi tutto un Sacerdote, l’Alter Christus
e come tale deve essere valutato il caso che andiamo ad approfondire.
Così come anche il suo Vescovo che lo ha sospeso dal servizio
parrocchiale è un Alter Christus, tuttavia non tutti e due possono avere ragione dei fatti, ed uno dei due è incorso nell’errore.
Il fatto del Vangelo sopra riportato, ben
si addice e ben si associa al caso di Don Minutella perché, ci viene da
pensare, come mai nessun fedele laico, coinvolto nelle catechesi di Don
Minutella, sia stato chiamato dal Vescovo per capire la situazione, e
neppure il Sacerdote in questione è stato mai chiamato, convocato per
esprimere ragioni alle accuse (quali?) rivoltegli. Il suo vescovo non ha
mai accolto i fedeli di questi Parrocchia, non li ha mai ascoltati,
interpellati, non è andato neppure a fare le Cresime… però parla di
“fedeli scandalizzati” dalle prediche di Don Minutella, e chi sarebbero
mai questi fedeli scandalizzati? Non si dice.
Che cosa è accaduto?
Questo Sacerdote ha sempre predicato, catechizzato in ampi spazi, dalla
sua parrocchia ed anche fuori, senza alcun problema, ma soltanto da un
paio di anni ha deciso di non tacere più sulla grande confusione
dottrinale, etica e morale che regna nella Chiesa e, soprattutto, ha deciso di rendere chiarezza sulla vera sintesi dottrinale del Concilio Vaticano II
cercando di smascherare e denunciare quello “spirito” del concilio che
ha perverso le intenzioni dei Padri, modificandone alla fine i
contenuti. Don Minutella può tranquillamente dire: «Io ho
parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato …. dove tutti… si
riuniscono, e non ho mai detto nulla di nascosto. Perché interroghi me?
Interroga quelli che hanno udito ciò che ho detto loro; ecco, essi
sanno che cosa ho detto».
Il punto è che il suo Vescovo non ha mai
interrogato né il Sacerdote e neppure coloro che lo hanno udito
predicare… ed è davvero singolare (forse diabolico?) che il Vescovo di
Palermo, Lorefice, che si è affrettato a mettere il silenziatore a Don
Minutella con una accusa davvero assurda che andremo ora a vedere, nulla ha fatto contro Don Cosimo Scordato,
della medesima diocesi, il quale aveva di recente e beatamente invitato
una coppia omosessuale di donne all’altare, con tanto di vanto gaio e
di bestemmia, oltre alla blasfemia.
Allora vediamo il Comunicato ufficiale pubblicato da Don Minutella dalla pagina di FB Radio Domina Nostra del 30 marzo 2017:
Comunicato di don Minutella.
Il vescovo di Palermo
mi ha consegnato un Decreto dove mi ingiunge di lasciare la Parrocchia
entro 15 giorni. E di non parlare più da nessuna parte. Di prendermi un
tempo di riposo.
La colpa è che sono contro la comunione ecclesiale.
Domani alle 17.30 comunicherò in Parrocchia la decisione del mio vescovo e le conseguenze.
Avanti con Maria.
Vorrei che sentiste la pace e la gioia che ho nel cuore. Dio ama chi si
espone per amore della Santa verità cattolica…
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“La colpa è che sono contro la comunione ecclesiale…”
Chi ha avuto modo di seguire le catechesi di Don Minutella, specialmente quelle sul Concilio, si trovano su youtube Radio Domina,
non può che rimanere allibito davanti ad una motivazione così perversa
dal momento che, proprio la chiarezza sulla comprensione
dell’applicazione del Concilio, ci giochiamo la vera comunione
ecclesiale. E questo a dirlo fu niente meno che Benedetto XVI con il suo
discorso sulla “ermeneutica della continuità”, quando denunciava
contemporaneamente quel falso “spirito del concilio” adoperato dai
progressisti e modernisti i quali, giunti oggi ai massimi vertici del
governo della Chiesa, non stanno facendo altro che protestantizzare la
Chiesa.
Ah! Ecco: LA FALSA CHIESA…
è questo termine che il Vescovo Lorefice, probabilmente, non digerisce.
Certo, noi qui lo supponiamo perché non c’è altro comunicato, ma lo
capirebbe fin anche un bambino. Ma sapete quale è l’aspetto più ironico
(per non dire laconico), buffonesco, paradossale della vicenda? E’ che
il Vescovo Lorefice sanziona un Sacerdote con l’accusa di rompere con la
comunione ecclesiale, e sempre lo stesso sacerdote viene accusato dagli
oltranzisti tradizionalisti di essere un “difensore del concilio” e
niente meno che difensore del magistero di Giovanni Paolo II e di
Benedetto XVI. Qui ci starebbe bene un applauso o le risate registrate
durante gli show comici alla Mr. Bean.
Eppure è così! E’ accaduto questo. Sta
accadendo che un Sacerdote che difende il Concilio, il magistero di ben
due Pontificati recenti, viene sanzionato con l’accusa di dividere la
comunione ecclesiale, mentre un sacerdote che invita sull’altare
lesbiche e ne canta i salmi gay, viene lasciato dove sta, senza alcuna
correzione. Forse possiamo discutere quanto i toni di
Don Minutella siano stati appropriati o meno, ma questo è un fattore
soggettivo che si poteva risolvere chiamando il Sacerdote in privato,
parlandone insieme con lui per scegliere, magari insieme, una strategia
comune di predicazione, a questo servono i Vescovi!
Invece no! Mons. Lorefice ha agito abusando del suo potere poiché le Norme Canoniche prevedono che l’intervento di un Vescovo deve fondarsi su problemi legati all’adesione della Fede, della Dottrina e della MORALE, fattori oggettivi che danno al Vescovo il suo legittimo potere, esercizio ad intervenire per difendere il gregge dai lupi! La
domanda dunque è lecita: sanzionando Don Minutella, da quale lupo vuole
proteggere il gregge, mons. Lorefice, mentre lascia libero di
profanazione Don Cosimo Scordato, vero lupo in mezzo al gregge?
San Giovanni Paolo II nel 2004 beatificò Suor Caterina Emmerik
la quale descrive minuziosamente nelle sue Visioni l’aberrazione di una
“FALSA CHIESA” e la presenza di pochissimi sacerdoti, ne conta un
centinaio in tutta Italia, che sarebbero rimasti fedeli alla Liturgia,
alla Dottrina, al Cristo, alla Chiesa “vera” (così la chiama la
Emmerik). Già nel 2010 l’arcivescovo di Trieste mons. Crepaldi
denunciava la presenza di “un magistero PARALLELO non cattolico” che si stava imponendo alla pastorale della Chiesa, ma non fu il solo, lo stesso Benedetto XVI lo denunciava, parlando di “paseudopastorali” (che detto da un Pontefice è gravissimo) al Discorso alla Sacra Rota: “Occorre
rifuggire da richiami pseudopastorali che situano le questioni su un
piano meramente orizzontale, in cui ciò che conta è soddisfare le
richieste soggettive…” (29.1.2010)
E’ davvero curioso, paradossale, questo fatto!
Mons. Lorefice sanziona e punisce Don Minutella perché fedele al
Concilio – quello vero – e al magistero ecclesiale, denuncia la presenza
di una falsa chiesa che sta agendo, imponendo l’eresia e l’apostasia
(denuncia per altro fatta da ben tre Papi: Paolo VI, Giovanni Paolo II e
Benedetto XVI), mentre lascia libero nella propria eresia un ‘altro
sacerdote sopra citato, e qui troviamo Giovanni Paolo II che beatifica
una Suora che denunciava già nel 1820 che la Chiesa vera sarebbe stata
“soffocata, coperta” dalla “FALSA CHIESA”.
Non viene il sospetto che forse Don
Minutella, magari ammettendo anche i toni eccessivi – ma non lo
crediamo: o le cose si dicono o non si dicono (cfr. Mt 5,21-37) – stia
dicendo qualcosa di oggettivamente e drammaticamente vero e reale? A
quale Chiesa appartiene mons. Lorefice che non punisce un sacerdote che
fa propaganda omosessualista dall’altare? Non vi basta? Stiamo
esagerando noi? Portate le prove, argomentate con oggettività!
Padre Scordato, sopra riportato,
ha raccontato la sua vicenda così: «Qualche giorno fa sono venute da me
per chiedermi di benedire gli anelli. La Chiesa non ammette questo
sacramento per le coppie omosessuali ma le ho invitate comunque a venire
a Messa per presentarle alla Comunità, perché la Chiesa deve accogliere
tutti. Il mio auspicio è che un giorno la Chiesa accetti di benedire
anche queste relazioni omosessuali. Le cose si cambiano poco a poco, un
passo per volta».
Che dire? Beh, è chiaro piuttosto
che questo padre Cosimo sarà anche docente della Facoltà di Teologia di
Palermo, ma fa una bella confusione fra benedire le persone e benedire
due anelli, che sono due cose diverse. Ma è davvero emblematico che
mons. Lorefice toglie la Parrocchia a un Don Minutella che insegna il
vero Concilio Vaticano II, e tace completamente su quest’altro sacerdote
consapevolmente REO DELLA LEGGE DI DIO e che pretende di modificare la
dottrina di Cristo sul Matrimonio.
Come è nostro dovere, non vogliamo trarre
mai delle conclusioni per lasciare ognuno di voi libero di ragionare e
di riflettere. Solo vi chiediamo onestà intellettuale e dottrinale. Ricordiamo
che Don Minutella ha espressamente chiesto di NON dare origine ad alcun
gruppetto “MINUTELLIANO”, perché, giustamente, lui non è a capo di
nessuna chiesa particolare, non esistono i “minutelliani”,
egli è Prete, Presbitero, della Santa Chiesa Cattolica, Apostolica,
Romana e obbediente al Pontefice. Ma non obbedienza ad uno solo, un solo
Papa, ma AL PAPATO, al Successore di Pietro, e questo aspetto è
fondamentale per evitare di essere responsabili di uno scisma che di
fatto già è presente nella Chiesa, ma che ognuno di noi deve ben
guardarsi di non esserne l’artefice. Vi chiediamo valutazioni oggettive e
non sentimentali o soggettive.
ATTENZIONE: segnaliamo
che mentre ci si sta organizzando per l’incontro del 22 aprile a
Verona, con Don Minutella per un incontro DI PREGHIERA, a Roma, il 22
aprile Il Timone e la Nuova Bussola Quotidiana, con un comunicato ufficiale di Riccardo Cascioli,
ci sarà un Convegno internazionale per fare chiarezza sulla questione
dei Dubia sollevati dall’Amoris Laetitia, l’ennesima coincidenza? Sono
scismatici anche loro? e’ evidente che, in questa chiesa di oggi,
qualcosa proprio non va!
AVANTI CON MARIA! è il
motto di Don Minutella che facciamo anche nostro, sollevando al cielo
Corone del Rosario recitato ogni giorno per supplicare da Maria la
conversione del Clero, dei Vescovi, della Santa Chiesa in balia di
questa “pseudopastorale” non cattolica, per chiedere a Maria il perdono e
la vera Pace, per affidare a Maria il perdono che dobbiamo elargire ai
nostri nemici!
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